L’epatite virale è un importante problema di salute pubblica e una patologia rilevante*

EpaCare è un’iniziativa ideata da Pharmaprime per fornire un servizio di informazione e supporto professionale destinato ai medici di medicina generale che hanno un ruolo cruciale per l’emersione del sommerso.

Verso l’eradicazione dell’epatite C: stato dell’arte

A cura di PharmaPrime

Il virus dell’epatite C è una delle principali cause di morbilità e mortalità epatica, causando circa 71 milioni di infezioni a livello mondiale e circa 400 mila morti l’anno1. Nel maggio 2016, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha infatti fissato quale obiettivo da raggiungere entro l’anno 2030 l’eliminazione dell’epatite virale, considerata una minaccia per la salute globale.

Eliminare il virus dell’epatite C significa essere in grado di diagnosticare almeno il 90% degli infetti trattarne almeno l’80% dei diagnosticati entro l’anno 20302.  L’Italia ha avuto il triste primato di essere uno dei paesi con più alta prevalenza dell’infezione da HCV in Europa, ma grazie alle politiche sanitarie che hanno determinato l’accesso ai farmaci ad azione antivirale diretta, l’Italia ha segnato un altro primato Europeo, quello relativo al numero dei pazienti trattati (attualmente oltre 218.000 pazienti sono stati trattati per l’infezione cronica da HCV)3. L’accesso ai farmaci DAA si è evoluto da un iniziale criterio ‘’prioritizzato’’ di trattamento per i soggetti con un danno avanzato del fegato, ad un accesso ‘’universale’’. Per raggiungere gli obiettivi di eliminazione, si stima che il numero dei pazienti trattati debba essere in media pari a 40.000 trattamenti annui4.

L’intervista

Eliminare l’epatite C: il Medico di Medicina Generale deve essere l’attore cruciale per l’emersione del sommerso e per il linkage to care dei pazienti con diagnosi di un’infezione attiva da HCV.

Loreta KondiliMedico Gastroenterologo, Ricercatore, Istituto Superiore di Sanità

D.

Perché è importante lo screening per l’infezione da HCV in Italia?

R.

L’Italia ha avuto il triste primato di essere uno dei paesi con più alta prevalenza dell’infezione da virus dell’epatite C (HCV) e più alto tasso di mortalità per cirrosi correlata all’HCV e carcinoma epatocellulare in Europa.

Algoritmo diagnostico terapeutico dell’epatite C, dall’identificazione del paziente alla guarigione 

L’algoritmo sinteticamente prevede: criteri per l’identificazione del paziente con HCV da parte del medico di medicina generale, interventi  sullo stile di vita, criteri e modalità di invio allo specialista, follow up a lungo termine. Scarica l’algoritmo.

Rielaborato da fonte: Ruolo del medico di medicina generale (mmg) per una società senza HCV – Dott. Roberto Venesia, responsabile nazionale area farmaco FIMMG

Epatite C: Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella lotta al sommerso

A cura di PharmaPrime

Il Ministero della Salute ha stanziato 71,5 milioni di euro per avviare uno screening nazionale gratuito per l’epatite C. Esso sarà destinato ai nati tra il 1969 ed il 1989, ai soggetti seguiti nei servizi pubblici per le tossicodipendenze (SerD) ed ai soggetti detenuti in carcere*. Come riportato nel decreto attuativo “Screening HCV”, approvato dalla Conferenza Stato Regioni a dicembre 2020: per la coorte di nascita dal 1969 al 1989, è richiesta una chiamata attiva effettuata con la collaborazione dei medici di medicina generale (MMG) e del Servizio di Prevenzione territoriale.
L’intervista

Dott. Alessandro Rossi

Membro della giunta esecutiva nazionale di SIMG

Responsabile area di malattie infettive 

L’intervista

Dott. Alessandro Rossi

Membro della giunta esecutiva nazionale di SIMG
Responsabile area di malattie infettive 

Quali soggetti sono a rischio di aver contratto un’infezione da HBV e HCV e/o devono essere sottoposti a ricerca dei marcatori virali?

L’identificazione precoce del soggetto con epatite virale, la stadiazione della sua malattia e un precoce intervento personalizzato di terapia e/o monitoraggio sono azioni essenziali per la cura ottimale di questi pazienti e per garantire, nello stesso tempo, la sostenibilità economica degli interventi sanitari. Scarica la locandina e il questionario.

Accanto a queste categorie, la ricerca dei virus dell’epatite B e C deve essere effettuata nei soggetti con:

  • Transaminasi alterate in almeno 2 occasioni
  • Malattia epatica da altra causa (alcol, sindrome metabolica, malattie autoimmuni)
  • Donne in gravidanza o che programmano una gravidanza o devono andare incontro a fecondazione assistita
  • Prima di intraprendere trattamenti con farmaci immunosoppressivi (ivi compreso steroidi a dosi superiori all’equivalente di 7.5 mg/die di prednisolone per più di 2 settimane)

Utilizzatori di sostanze stupefacenti endovena (attivi o che lo siano stati in passato)

Consumatori di droghe per via inalatoria

Emodializzati

Persone sottoposte a procedure invasive mediche, odontoiatriche o estetiche (tatuaggi) in ambienti a basso standard di sterilizzazione dello strumentario

Personale sanitario

Persone emotrasfuse o sottoposte a trapianto d’organo prima degli anni ‘90

Emofilici che abbiano ricevuto emoderivati prima degli anni ‘90

Familiari e partner sessuali di soggetti con infezione da HBV/HCV

Bambini nati da madri con infezione da HBV o HCV

Soggetti che abbiano effettuato iniezioni con siringhe di vetro non monouso

Detenuti

Soggetti con infezione da HIV

Soggetti con attività sessuale promiscua, in particolar modo uomini, o con precedenti malattie o alla diagnosi di malattie sessualmente trasmesse

Immigrati provenienti da aree ad alta endemia di infezione da HBV (Europa Orientale, Estremo Oriente, Africa sub-sahariana) e da HCV (Egitto, Pakistan, Afghanistan, Medio Oriente)

Accanto a queste categorie, la ricerca dei virus dell’epatite B e C deve essere effettuata nei soggetti con:

  • Transaminasi alterate in almeno 2 occasioni
  • Malattia epatica da altra causa (alcol, sindrome metabolica, malattie autoimmuni)
  • Donne in gravidanza o che programmano una gravidanza o devono andare incontro a fecondazione assistita
  • Prima di intraprendere trattamenti con farmaci immunosoppressivi (ivi compreso steroidi a dosi superiori all’equivalente di 7.5 mg/die di prednisolone per più di 2 settimane)

Referenza: Indicazioni pratiche per un modello di gestione condivisa tra Medico di Medicina Generale e Specialista Epatologo del paziente con epatite cronica da virus dell’epatite B e virus dell’epatite C – AISF/SIMG

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